istituto tecnico economico statale "gaetano filangieri" formia-italy       |      dirigente scolastico prof.ssa rossella monti      |      redazione: Sara Galise - Annarita Ferrandino - Maria Luigia Belcore - Federica Lops - Francesca Cannella - Federica De Meo - Stefano Pirro - Maria Tibaldi - Giovanna Sfavillante      |      vignettisti: Andrea Ritondale - Luca Iaquinta

Istituto

Sport all'  I.T.E. " G. Filangieri" di Formia a cura di Federica Lops e M. Luigia Belcore

In questo anno scolastico 2011/12 il calendario sportivo dell' ITE Filangieri sarà molto intenso.
Si aprirà con la corsa campestre nel periodo dicembre/gennaio e si concluderà a maggio con le gare in pista di atletica leggera. Nel periodo intermedio verranno organizzati giochi di squadra e inoltre verrà riproposto, per il secondo anno, il Campus " Stage Alpino "; prossimamente i professori di educazione fisica porteranno i ragazzi del primo anno al Centro di preparazione Olimpica (CONI) sito in Formia, dove verranno testati in tutte le discipline dell'atletica, per verificarne le capacità.
Ricordiamo inoltre che il nostro istituto ha partecipato, dal 23 al 25 settembre, alla " Regata del Giro d'Italia in barca a vela" con partenza da Policoro e arrivo a Brindisi. Questo è quanto ci è stato riferito dal professore di educazione fisica Tiziano Addessi.
Abbiamo inoltre avuto modo di confrontarci con un'altra professoressa di educazione fisica, Luigia Macera, che ci ha confermato la presenza di ottimi elementi in grado di competere a livello sportivo con altre scuole e di partecipare alle varie manifestazioni, cosa che si è verificata con continuità negli anni passati; tant'è che la loro preparazione e selezione è sempre stata fatta con cura e attenzione.
Concludiamo infine, augurando ai nostri colleghi di primeggiare per tenere alto il nome del nostro istituto.


Le mie considerazioni
 sulla scuola-sport  a cura di Cerilli Annalaura

Sono un’alunna dell’istituto ITE Filangieri, la mia scuola è grande e ospita circa 800 ragazzi, molti corsi e laboratori per le nostre esigenze. La scuola non è molto vecchia e si presenta come una scuola piena di possibilità per gli alunni, e ci sono molti spazi aperti e chiusi che sono a nostro vantaggio.
Tutti i docenti e collaboratori cercano di soddisfare le nostre necessità per il nostro bene e soprattutto per il nostro futuro. Molti di noi praticano sport o comunque piace e nella nostra scuola possiamo soddisfare questa esigenza, infatti ci sono vari corsi dove possiamo distrarci e divertirci insieme ai nostri amici e, intanto, imparare qualcosa di nuovo. Lo sport per noi giovani è molto importante perché possiamo “staccare la spina” dai problemi e dallo studio e riuscire a dimenticare le cose brutte, anche se solo per poco.
La scuola offre la possibilità di scegliere tra vari sport: pallavolo, basket, corsi al coni e, per chi ha la possibilità, c’è la settimana bianca dove si può imparare un nuovo sport: lo sci.
Nella nostra scuola noi ragazzi siamo considerati nel modo migliore, la preside cerca di soddisfare i nostri desideri in tutti i campi: per l’istruzione, il tempo libero, vacanze studio, ecc..
Noi ragazzi abbiamo molte esigenze ed è difficile riuscire a soddisfarle tutte in modo efficiente, infatti, dobbiamo ritenerci fortunati, in quanto abbiamo molte possibilità per le nostre scelte.
Beh ragazzi, ora sta a voi la scelta! Io vi ho esposto la mia idea, spero che sia come la vostra e che condividiate il mio stesso pensiero!


Le "Nostre" Notti di Cicerone 2011.... piccole valutazioni   a cura di Sara Galise
Il 16-17-18 settembre si è tenuta a Formia la manifestazione “Le Notti di Cicerone” che ha visto quest’anno per la prima volta, la partecipazione dei comuni di Gaeta e Minturno, estendendo così il patrimonio monumentale e paesaggistico proposto a tutti coloro che desideravano andare alla scoperta dell’archeologia e della storia antica di Formia. Un’altra rilevante novità che ha importato la III edizione di questo evento turistico-culturale, è la partecipazione degli studenti degli istituti superiori, ai quali è stato offerto di collaborare accanto ad un personale qualificato ed esperto presso i vari siti archeologici. La stessa opportunità è stata offerta all’istituto I.T.E G.Filangieri di Formia, i cui alunni hanno potuto partecipare attivamente come guide “apprendiste Ciceroni” al Porticciolo Caposele, rendendosi contemporaneamente sia attori che spettatori, secondo i diversi appuntamenti a cui hanno preso parte.
Il sito assegnato al nostro Istituto, le cosiddette “Grotte di Cicerone” è l’area antistante all’attule porticciolo e, corrisponde, più verosimilmente, al piano terra di una domus romana del I° sec. a.C. in cui si svolgevano funzioni prevalentemente commerciali. Infatti la parte specifica, formata da tante gallerie voltate a botte, serviva prevalentemente al commercio di pesce, il quale era “coltivato” nelle piscine aderenti che oggi non sono più visibili ma che in una stampa del 1810 risultano con tutta evidenza Il piano superiore è andato perso, crollato nel tempo e, solo alcuni segni rinviano alla funzionalità, domestica, che gli ambienti della villa avevano al tempo dei romani.
A scuola ci siamo preparati adeguatamente con le dispense messeci a disposizione sin da giugno e con varie riunioni di spiegazione ed esplicative, il resto lo abbiamo fatto noi a casa studiando.

L’esperienza di guida è stata altamente costruttiva, non solo culturalmente per la quantità di documentazione di cui si è presa visione nei mesi precedenti la manifestazione, ma anche a livello di esperienza personale in quanto si è messa in gioco la nostra capacità di interloquire, spiegare ed illustrare ai visitatori il sito a loro assegnato oltre all’organizzazione e all’interazione con il resto del personale proprio dell’organizzazione delle Notti di Cicerone 2011.
Alcuni di noi sono stati incaricati di “guidare” i visitatori attraverso il giro in barca che dal Porticcolo Caposele arrivava a Gianola con la Villa Mamurra e ritorno, con una sensazionale emozione ricevuta dallo stare all’aria aperta indicando i luoghi che sulla costa mostravano presenze-preesistenze archeologiche antiche.
È stato oltremodo emozionante essere portavoce di una parte della storia, tangibile ancora oggi, mediante i resti rinvenuti alla luce che, con le ristrutturazioni, ricostruzioni o strutturalmente modificati durante le diverse epoche storiche, ci hanno permesso, in questo modo, di essegli in stretto contatto.
Si è rilevata, quindi, una di quelle esperienze rare da cogliere al volo che ti consentono di vedere con occhi diversi i resti di una cultura storica che se del resto passata, si mostra, ancora, parte della nostra vita odierna, poiché la viviamo, la respiriamo, la tocchiamo e vi esprimiamo relazioni in quanto “esistente”.
Giacché si è stati preposti inizialmente come visitatori nel periodo di studio e successivamente come “guide” durante la manifestazione si può, con certezza, avvertire che la giunzione fra le due è la scuola che ci invita ad operativizzare i contenuti appresi e spenderli al di fuori…. anche nel contesto socio-economico……magari come guide professioniste.


L'Amarcord di De Coubertin
"IL DENARO VA DOVE LO SPORT E' PIÚ "TONDO" !   a cura di M. Luigia Belcore



In ogni parte del mondo esistono sport che "tirano" di più. In Europa, senza dubbio, il più popolare e più ricco è il calcio. Però com' é strano il mondo!
Ogni quattro anni si celebrano le Olimpiadi estive come naturale continuazione, secondo De Coubertin, di quelle dell'antica Grecia. Così solo ogni quattro anni quella che da tutti è considerata la regina dello sport diventa prima attrice.
Quanti sacrifici…. e quanto tempo… sopportano gli atleti che hanno la "fortuna" di parteciparvi! Anch’essa, però, è sacrificata in nome del “Dio Denaro”, con gare a qualsiasi ora del giorno e fino a tarda notte, per fare spettacolo e business.
Perchè, mi domando, l'atletica, che è alla base di qualsiasi sport, per avere un po’ di visibilità deve aspettare quattro anni e squadre di calcio anche di serie minori, ogni lunedì, occupano le prime pagine di tutti i giornali e delle tivù?
Il calcio da "Principe consorte" è diventato Re detronizzando la Regina atletica!
Per i mezzi economici che sono messi in campo a tutti i livelli di informazione e pubblicità, il calcio muove tanti interessi, tra cui, oggi, anche quelli delle scommesse, una volta illegali.
Probabilmente non è solo questo… e allora perché risulterebbe privilegiato.
Nella nostra memoria storica il calcio è l’equivalente delle bandiera delle città issate a rappresentarle, come ultimo retaggio di quello che oggi potremo definire provincialismo, e a rappresentare i cittadini delle stesse. Come dimenticare le varie gare, pur diverse dal calcio ma che lo rappresentano simbolicamente, che si svolgono nelle più storiche città italiane, Siena per esempio con il Palio, determinano il predominio di una fazione sull’altra, di un quartiere sull’altro, di una città sull’altra, di una nazione sull’altra. È forse per questo che il calcio, insieme al denaro mostra i segni ancora di quella violenza primordiale di scontro-confronto e, che magari abbiamo soppresso solo nella coscienza reale. Mostrandosi forse come unico baluardo di un “popolo” o di un modo di pensare ed incarnando modi e stili di vita. É forse per questo che si stacca mai, il desiderio di “appartenenza tribale”, che è sempre nascosto nel nostra interiorità più profonda, affiora sempre, sfiorando anche il limite della sopportazione…..si pensi a chi segue, legge, si informa nei minimi particolari di tutte le squadre…di tutti i giocatori, in un morboso e classico “cane che si morde la coda”.
L’atletica, è alla finestra come anche altri sport “sani”, aspetta, quasi con atavica perversione, che la Montagna vada da Maometto. L’atletica è lo “sport nobile” e lo sport nobile non muove probabilmente denaro, ma forza, intelligenza, carattere, spinta, perseveranza, raggiungimento e superamento del limite personale, aggettivi questi che è davvero difficile trovare nel vocabolario del calcio e negli articoli connessi.
Lo sport nobile è “povero” direbbe De Coubertin, ma con forza è possibile dire altrimenti che è più “ricco”, perché “forma” e non crea e genera nessuna mediazione possibile con gli affari. Ed è per questo che le notizie sono ridotte al minimo come mera informazione, appunto, che non genera giro di denaro.



IL CALCIO HA PERSO CREDIBILITA’  a cura di Maria Luigia Belcore


Quello che lascia sconcertati – quando in Italia scoppia uno scandalo scommesse o uno scandalo calciopoli è il senso di impunità che pervade certi personaggi. Se io, per esempio, fossi un calciatore corruttibile per i motivi più vari – anche semplicemente per una scarsa moralità di base – sinceramente mi fermerei di fronte alle possibili conseguenze di un gesto così spregevole quale quello di truccare una partita di calcio. Perché saprei che possono intercettare le mie telefonate, che può accadere un imprevisto, che si può essere scoperti, che posso essere squalificata e finire in un carcere. E invece non c’è mai nessuno scrupolo, ritroviamo un mondo che mischia insieme atleti, dirigenti, imprenditori col vizio del gioco, intrallazzatori di professione e addirittura criminalità organizzata.
Ex calciatori e addirittura calciatori in attività che non hanno alcun timore, che per denaro fanno qualsiasi cosa, persino tranquillanti nelle bottiglie del té. Un qualcosa che pensavamo appartenesse alla leggenda e che non accade nemmeno più nelle corse dei cavalli. Partite truccate. E anche drogate adesso. La realtà supera la nostra immaginazione. E purtroppo lascia a bocca aperta gli ingenui.
Sono coinvolti calciatori ex nazionali, calciatori che hanno giocato in club importanti e per molti anni in serie “A” e alcuni di loro già toccati da precedenti del genere. Viene alla luce un mondo di scarsissima moralità e dalla tipica spregiudicatezza di chi vive quasi al di fuori della realtà, che pensa di essere immune da qualsiasi conseguenza. Se scandali del genere e di vario tipo esplodono con tale frequenza, sono legittimata a pensare allora che il marcio sia veramente molto, ma molto diffuso.
I soldi, le scommesse e la corruzione portano ad un reato che è sostanzialmente la truffa orientata direttamente alla manipolazione del risultato sportivo. Con tanto di tariffario (da € 400.000 a poche decine di migliaia di euro) a seconda se la partita da truccare era di “A”, “B” o “C”. Le parole del procuratore Di Martino infatti sono assolutamente agghiaccianti: “Il quadro è veramente sconfortante, si ha un senso di poca affidabilità dei risultati”. Si parla apertamente di campionati “falsati”.
Ecco questo è il punto: il calcio che si sbatte da uno scandalo all’altro è ancora oggi uno sport credibile? I suoi risultati sono affidabili o dobbiamo veramente sospettare che dietro ogni risultato, ogni gesto tecnico possa esserci qualcosa dietro? Se si arrivano a manovrare cinque partite in un solo week end vuol dire che si ha una capacità delinquenziale a livello industriale. Mentre il cono d’ombra dei campionati minori, ormai letteralmente uccisi e messi già in crisi dal grande calcio, offre un sottobosco che può dare copertura al peggio.
Non c’è alcuna garanzia o consapevolezza che promozioni e retrocessioni siano regolari e immuni dal contagio: quest’anno, come forse quelle degli anni scorsi. Senza contare che la legalizzazione delle scommesse ha evidentemente complicato e aggravato il quadro, questo non dobbiamo nascondercelo. Purtroppo la sorveglianza della federazione sui propri tesserati da questo punto di vista è stata ancora una volta insufficiente. Ed è ancora una volta un’inchiesta penale che scopre il marcio – come successe con lo scandalo precedente – segno evidente che il calcio non è più capace di farlo da solo. La questione morale si pone come emergenza primaria se si vuole che il calcio conservi ancora un minimo di credibilità.



 Si cambia per entrare all’università ….. si dovranno svolgere tests attitudinali  a cura di Federica de Meo
Con l’ingresso del nuovo decreto i giovani che intraprendono l’università dovranno sottoporsi ad un test d’ingresso cioè a domande a risposta multipla.  
Cosa cambia: cambia che molti Atenei a numero aperto dovranno sottoporre le nuove matricole ai test d’ingresso, cosa che ora adottano quelli a numero chiuso.
Questo, secondo il nuovo ministro Francesco Profumo, serve ai giovani a intraprendere la scelta sulla professione più idonea alle proprie capacità.
Infatti oggi abbiamo giovani tagliati per fare gli ingegneri che finiscono per fare gli avvocati, oppure che un bravissimo fisico si iscriva a lettere.
Il nuovo metodo di ingresso all’università dovrebbe far si che ognuno intraprenda la giusta via, in modo da distribuire al meglio le intelligenze e le capacità.
Oggi infatti uno studente su cinque abbandona la facoltà scelta dopo il primo anno. Non perdere quei ragazzi dovrebbe far parte di quell’attività di orientamento nelle scuole secondarie che, a molte scuole italiane, è sempre mancata.
I test infatti serviranno a sviluppare al meglio il capitale umano.
È ancora presto per sapere come funzioneranno. Se saranno tagliati su ogni specifica facoltà, come sembra per individuare al meglio le capacità, dovranno essere svolti in giorni diversi a seconda delle facoltà, per consentire agli studenti di intraprendere una strada diversa in caso di risultati poco brillanti.


Le classi Quinte in visita aziendale alla “Pozzi Ginori” di Gaeta a cura di Adelia Mallozzi e Marika Condreas

Il giorno 28 Febbraio 2012 abbiamo partecipato ad una visita aziendale organizzata dall’ ITE “G. Filangieri” di Formia presso lo stabilimento “Pozzi Ginori” di Gaeta.
Al nostro arrivo in azienda siamo stati accolti da un operatore che ci ha gentilmente fatto da “guida” fra i vari reparti aziendali, illustrandoci le varie tipologie di attività che svolgono.
Siamo rimasti colpiti dalla “grande” realtà di questa azienda che opera nel settore delle ceramiche e dei servizi sanitari da circa cinquanta anni e che solamente in sede conta più di 400 dipendenti.
Durante la visita aziendale abbiamo avuto l’opportunità di vedere il processo di fabbricazione dei vari prodotti destinati alla vendita. Appena entrati nei locali dove viene effettuata la lavorazione abbiamo subito avvertito un forte calore e l’operatore ci ha spiegato che era dovuto al fatto che la ceramica necessita di elevate temperature per potersi asciugare. Siamo rimasti impressionati dalle grandi dimensioni dei forni che restano accesi perennemente poiché, una volta spenti, occorre un mese di tempo per poterli riaccendere.
Una volta terminata la visione del processo produttivo abbiamo avuto il piacere di ascoltare il manager finanziario dello Stabilimento, che ci ha illustrato l’aspetto economico e finanziario dell’azienda, dandoci anche dei consigli per il nostro futuro professionale.
Dalla visita abbiamo compreso che uno dei punti di forza dell’azienda è certamente l’eccellente qualità dei prodotti fabbricati e spediti in tutto il mondo.
Siamo stati ben felici di questa esperienza che rimarrà nel nostro bagaglio culturale e anche in quello delle esperienze di vita che ci aiuteranno a crescere…..

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